Cozze Ravennati |
Nuovo capitolo sul dibattuto tema della cozze: i pescatori di Marina di Ravenna, in riposta alla recente nota pubblicata da Greenpeace, rendono pubblico il certificato del servizio sanitario regionale sulla qualità dei mitili da loro raccolti.
"Quest’ultima nota, - sottolinea la Cooperativa La Romagnola - è successiva a quella dei pescatori, pubblicata alcuni giorni prima sulla stampa locale, a difesa della legittimità della propria attività e della salubrità del prodotto ittico raccolto nelle piattaforme dell’ENI.
Nella propria comunicazione Greenpeace sostiene di non avere '… mai detto che i mitili non siano commestibili…' bensì di avere lanciato solo una all’erta sulla presenza di ì… preoccupanti livelli di contaminazione da metalli pesanti e da idrocarburi nei mitili raccolti presso 34 piattaforme nel tratto di mare tra l’Emilia Romagna e l’Abruzzo…0 Denuncia seguita da una lamentata assenza di notizie documentate in ordine a controlli ed accertamenti sulle cozze commercializzate.
Ancora una volta i pescatori “tranquillizzano” i consumatori e la stessa Greenpeace semmai fosse necessario.
È acclarato ufficialmente, sostiene l’avv. Marcella Pacchioli che li assiste legalmente, che i mitili raccolti nelle piattaforme ENI sono soggetti ad un sistema di sorveglianza preventiva effettuato dalla AUSL -Dipartimento di Sanità Pubblica. Infatti è possibile raccogliere i mitili solo sulle piattaforme autorizzate che sono quelle previamente vagliate sotto il profilo sanitario".
"L’avvocato - specifica poi la Cooperativa - prosegue dichiarando che i controlli avvengono in modo costante e a cadenza periodica (in media ogni quindici giorni), al fine di accertare e garantire il permanere delle condizioni igienico-sanitarie per l’intero periodo di raccolta.
Dai controlli ufficiali indicati nel report dell’AUSL, emerge con chiarezza che tutti i campioni e conseguenti prove effettuate negli ultimi anni, hanno segnalato il pieno rispetto dei limiti di legge, ragion per cui i mitili fin ad ora commercializzati sono da ritenere salubri sotto ogni profilo".
A chiarimento definitivo, la Cooperativa rende pubblico il documento ufficiale integrale emesso dal Servizio Sanitario Regionale Emilia Romagna. "A questo punto - conclude - si auspica che la questione riferita alle cozze raccolte sulle piattaforme ENI sia da intendersi definitivamente chiusa".
I dati dell'Ausl (pdf)
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