Con il termine incidente ci si riferisce ad un fatto che viene improvvisamente a interrompere il procedere regolare di un'azione; più precisamente si tratta di un fatto imprevedibile, che ha gravi conseguenze e non è intenzionale.
Per quanto tempo ancora vogliamo, anzi, VOLETE prendervi per i fondelli? Fatto imprevedibile?
Cosa è imprevedibile?
Quello che NON SI VUOLE SAPERE?
Quello che NON SI VUOLE VEDERE?
E poi, una volta occorso un evento
diciamo che era "imprevedibile"?
Non è imprevedibile ma IRRECUPERABILE!
Tranne qualche caso fortunoso. Infatti, una volta che è successo
qualcosa e che, magari purtroppo, qualcuno se n'è andato, quella
persona non potrà più fare nulla. Non si torna indietro.
In chi resta, nei familiari e negli
amici e conoscenti, ovviamente, il dolore.
Ma poi… Punto e basta.
Magari, la prossima volta, toccherà a
qualcuno di loro o, semplicemente, a qualcun altro.
Si perché, purtroppo, chi ha saputo, o
assistito, lascia correre, non se ne cura.
NON IMPARA.
NON CAMBIA.
Tanto gli incidenti capitano agli
altri.La stessa frase detta, pensata e
vissuta dalla stragrande maggioranza di chi, poi, ha subito...un
incidente. Perché è dura a dire che per colpa
nostra, della nostra irresponsabilità ci siamo uccisi da soli?
Eccoci qui, pronti a fare un tuffo, una
parte di noi forse vorrebbe fare qualcosa ma l’abitudine SBAGLIATA
di andare avanti fregandosene è, troppo spesso, più forte.
Senza continuare sulla paranoia
dell'incidente diamo un nome a cosa accade: si tratta di ischemie per
la maggior parte dei casi.
Ischemie cardiache o cerebrali, oggi
tra le prime cause di morte nel mondo terrestre.
Per gli amanti dell'immersione, invece,
diventano “incidenti”.
L'unica cosa corretta che c'è è che
una ischemia, davvero, interrompe il regolare procedere della vita.
Si perché già il riuscire a salvarsi
è legato a molteplici fattori quasi tutti sui quali la persona
colpita NON PUO’ Fare nulla.
Quando ci si salva si diventa disabili
e si vive in modo totalmente condizionato dall'assistenza e dai
farmaci.
Ma adesso, caro sub, che ti sei
abituato a chiamarlo incidente se già una Angina Pectoris ti
colpisse mentre sei in ufficio potresti fare tante cose, vero?
Chiamare gli amici, prendere il
telefono ed altro.
E quando sei sott'acqua?
Cosa fai quando non riesci più a
muoverti?
Ed ho citato la sola Angina.
Peggio c'è l'infarto e, ancor più,
l'ictus.
Poi ci sono situazioni che sono il
risultato del sommarsi degli effetti di varie piccole/grandi
patologie e/o stati di salute non trattati e che sono in forma
latente.
E, invece, li chiamiamo incidente!
Chi ti scrive, in famiglia, ha avuto
infarti e ictus e può arrogarsi il diritto di parlare senza peli
sulla lingua.
Adesso ti faccio una domanda.
1 Superficialità?
2 Ignoranza?
3 Onnipotenza?
4 Immortalità?
5 Fatalismo?
6 Un sistema di business basato sui
costi delle terapie ed accessori che ci ha abituato a “non
pensarci”?
Ne puoi scegliere al massimo due.
Fatto?
E allora?
E adesso TU, si proprio TU, come ti
collochi di fronte a tutto ciò?
Vuoi continuare ad andare avanti e
lasciare che qualcuno, se mai dovesse accadere, racconti che...è
stato un incidente?
Lo sai che, oggi, è davvero facile
apprendere di cosa si parla, fare i giusti controlli ed assumere
prodotti che possono metterti con buona certezza in condizioni di
assoluta ed ottimale prevenzione?
Ti spaventi dei costi ed eviti?
Al di là di questo errore, lo sai
quanto costano le terapie (ed i danni) in termini economici e,
soprattutto, di vita?
Io lo so bene ma forse, meglio, tu non
lo sai.
Seguici!
Contattaci!
Coinvolgi i tuoi cari ed i tuoi amici
vedrai che aiutare te stesso ed anche gli altri renderà tutto più
semplice ed anche più bello.
In questo spazio troverai tantissime
informazioni e potrai entrare in contatto con lo staff per
chiarimenti e/o consigli.
Questo è il nostro lavoro e non
abbiamo intenzione di accontentarci di curare meglio, vogliamo una
vita migliore e vogliamo pensarci prima.
Il punto è solo uno: lasci che nel tuo
percorso di vita possano esserci incidenti?
La risposta è e può essere solo una
ed univoca.
Se non vuoi "incidenti" devi
pensarci!
E' più facile di quanto tu possa
pensare.
Dipende da te.
Oggi, non domani.
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