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venerdì 27 marzo 2015

Artrosi - Artrite Reumatoide
Artrosi - Artrite reumatoide - cura naturale

L'artrite reumatoride (A.R.) è una malattia cronica, che cioè tende a persistere nel tempo, la quale colpisce la membrana sinoviale delle articolazioni. 

Tale membrana reagisce all'infiammazione aumentando di volume dando origine al panno sinoviale. 
Il quale invadendo la cartilagine ne provoca l'erosione e la graduale distruzione. 

Questo processo proliferativo si estende all'osso, l'infiammazione arriva ad interessare tutti i tessuti che circondano l'articolazione provocandone in modo graduale la distruzione della stessa e la relativa invalidità di chi ne soffre, va altresì ricordato che non solo le articolazioni ne sono colpite ma l'intero organismo fra cui occhi, polmoni, cuore e reni, per questo viene detta anche sistemica.

Il nostro organismo, per difendersi dagli attacchi esterni di virus e batteri produce gli anticorpi, cioè quei soldati che generalmente ci proteggono dalle malattie , nella A.R. tali anticorpi, per ragioni non ancora ben note, impazziscono reagendo in modo anomalo, non riconoscendo cioè la membrana sinoviale che riveste le nostre articolazioni, attaccandola e provocandone l'infiammazione ed innescando un meccanismo di auto-distruzione dei tessuti articolari e non.

Diversi sono i pareri sulle possibili cause scatenanti: 
  • alcuni ricercatori dicono che la causa sia una predisposizione genetica associata ad un (innesco esogeno) un batterio, un virus ecc. 
  • altri affermano che le cause che la scatenano sono multifattoriali, recenti studi infatti hanno dimostrato alla base una predisposizione genetica. 
  • Uno studio israeliano condotto da alcuni ricercatori dell’Università Ben Gurion, affermano che sarebbe un batterio dei microplasmi presente nella gola ad essere implicato nell'insorgenza dell’Artrite Reumatoide.


Colpisce preferibilmente le donne con un rapporto di 4:1, sebbene sia possibile la sua comparsa nell'età pediatrica (artrite giovanile) l'A.R. si rivela per lo più tra i 35 e i 50 anni di età. 

E' a decorso ciclico con fasi di acutizzazione che si alternano a periodi di remissione della malattia. 

Una caratteristica è l'anemia, febbre, e debolezza muscolare (astenia) oltre naturalmente al dolore articolare caratterizzato da tumefazione (gonfiore) e da rigidità articolare mattutina , colpisce le articolazioni in modo simmetrico, cioè i due polsi - i due gomiti - le due ginocchia ecc.
Oltre a coinvolgere le articolazioni provocandone gonfiore, dolore, rigidità l'A.R. causa anche anemia, fatica, perdita di peso, febbre ed invalidità; inoltre i farmaci usati provocano nel tempo diversi danni collaterali, ad esempio il cortisone utilizzato a lungo, provoca un'importante decalcificazione ossea (osteoporosi) alla quale opporsi con farmaci specifici (vedi i difosfonato e alendronato).

E' evidente che il danno articolare provocato dalla malattia nel tempo giunge al suo epilogo con la distruzione dell'articolazione stessa, fortunatamente la ricerca ha fatto passi da gigante, e nei casi più gravi, impianti protesici garantiscono tutto sommato una modesta attività fisica e lavorativa.
Riconoscere nel più breve tempo possibile l'A.R. è importantissimo in quanto permette al reumatologo di iniziare una cura che contrasti in modo efficace l'evolversi della malattia, ed i metodi che permettono al medico di monitorizzare l'A.R. sono, gli esami di laboratorio da effettuarsi almeno ogni 45 gg. Generalmente la ves, pcr, emocromo+formula, azotemia creatinina, waller Rose, reuma test, esame urine ecc. Più eventuali radiografie delle articolazioni colpite.
  
Un fattore comune a molti pazienti è quello di trascurare le terapie e le attenzioni appena si ha un miglioramento delle condizioni; la malattia purtroppo ha carattere cronico e, pertanto, occorre tenerlo in chiara considerazione.

Importante è altresì la ginnastica dolce (che cioè non gravi sulle articolazioni) ad esempio la ciclette è ottima, questa serve a tenere allenati i muscoli delle gambe che tendenzialmente nell'ammalato reumatico tendono ad atrofizzarsi. 

Un altro aspetto da non sottovalutare sono i piedi, la malattia può aggredire le caviglie le quali col tempo tendono a cedere verso l'interno, il piede diventa piatto e la difficoltà della camminata diventa ogni giorno più visibile, un buon plantare ortopedico opportunamente studiato aiuta l'arto a sopportare meglio il peso corporeo distribuendo in modo omogeneo la spinta verso il basso.

Una cosa fondamentale di cui stranamente mai se ne parla, è il divieto assoluto di prendere il sole, in quanto si attiverebbero gli anticorpi, principali protagonisti negativi della malattia, non vi sono invece particolari controindicazioni relative alla dieta, ridurre l'alcol e il fumo è consigliato per non caricare ulteriormente l'apparato digerente (stomaco-fegato) notevolmente impegnati nel metabolizzare i farmaci che la malattia stessa necessita; le cure termali nei periodi attivi dell'A.R. sono altresì sconsigliate.
La membrana sinoviale è quella sottile pellicola che riveste la superficie interna di tutte le articolazioni dell'organismo e che ha come funzione quella di lubrificare l'articolazione stessa producendo il liquido sinoviale, nell'A.R. l'infiammazione della sinoviale provoca un'abbondante produzione di liquido sinoviale con conseguente tumefazione (gonfiore) dell'articolazione colpita.

A volte l'estroflessione della membrana sinoviale provoca una tumefazione tondeggiante localizzata al polso o alla mano, chiamata ganglion o cisti sinoviale. 

Gli sforzi intensi e ripetuti, i traumi, le posizioni anomale del polso o della mano mantenute per lungo tempo provocano l'aumento della pressione interna dell'articolazione del polso; tale pressione provoca lo sfiancamento della parete articolare, attraverso la quale viene a sporgere la membrana sinoviale. 

All'interno della parete della cisti si raccoglie una certa quantità di liquido, che successivamente assume un aspetto gelatinoso. 

La cisti rimane comunque collegata all'articolazione tramite un sottile peduncolo il quale può funzionare da valvola di scarico del contenuto della cisti nell'articolazione; questo meccanismo spiega il perché le cisti siano soggette a variazioni di dimensione. 

La cisti provoca dolore e difficoltà di movimento articolare, l'intervento chirurgico è assolutamente consigliato quando il dolore è intenso o quando la ciste raggiunge dimensioni antiestetiche. Nell'A.R. l'intervento dev'essere indirizzato non solo alla rimozione della cisti ma alla rimozione dell'intera membrana sinoviale (sinovialectomia), questo per scongiurare ricadute precoci.
Qual è la causa dell’Artrite Reumatoide?

Sebbene la causa della malattia sia ancora ignota, i dati delle più recenti ricerche in campo scientifico evidenziano alcuni fattori che sono importanti nell'attivazione e nel mantenimento dell’infiammazione. 
L’organo bersaglio principale dell’infiammazione è la membrana sinoviale, costituita da cellule che rivestono l’articolazione: tale membrana produce liquido sinoviale necessario per la lubrificazione e il nutrimento della cartilagine articolare. 
Le sostanze ad azione pro-infiammatoria rilasciate dalle cellule immunitarie determinano il gonfiore e il successivo danno della cartilagine e dell’osso presenti all'interno dell’articolazione.
Chi può essere affetto da Artrite Reumatoide?

L’artrite reumatoide è la forma più comune di artrite infiammatoria che interessa circa lo 0.5% della popolazione adulta. 
E’ più frequente nei soggetti di sesso femminile tra la quarta e la sesta decade di vita, comunque può interessare qualsiasi fascia di età.
Qual è l’esordio e la progressione della Artrite Reumatoide?

In molti casi i sintomi compaiono gradualmente (nel corso di settimane o mesi); di solito il paziente avverte al mattino una rigidità nei movimenti delle mani, o comunque delle articolazioni interessate, che migliora nel corso della giornata. 
Questo disturbo inizialmente può essere periodico per poi diventare persistente e associarsi a dolore e gonfiore delle articolazioni. La maggior parte dei pazienti con artrite reumatoide presenta dei periodi acuti alternati a periodi di relativo benessere; la disabilità che ne deriva è secondaria al danno articolare che si sviluppa nel tempo e che è secondario all'infiammazione. 
Come viene diagnosticata l’Artrite Reumatoide?
L’artrite reumatoide può essere difficile da diagnosticare poiché può iniziare gradualmente con scarsi sintomi e diverse malattie, specialmente all'esordio, possono avere un comportamento simile. 
Per questo motivo i pazienti con sospetto di artrite reumatoide dovrebbero essere valutati da un reumatologo per la conferma diagnostica e per la somministrazione di una corretta terapia.
Dal momento che non esiste una cura definitiva, obiettivo dei trattamenti è quello di ridurre i sintomi del paziente e migliorare la disabilità attraverso una terapia medica appropriata e iniziata il più rapidamente possibile, prima che le articolazioni interessate dall'infiammazione vengano danneggiate in modo permanente.


Sintomi dell'Artrite Reumatoide:

L’artrite reumatoide è una malattia autoimmune, il che significa che per ragioni sconosciute il sistema immunitario inizia ad attaccare e distruggere i suoi stessi tessuti. 

In AR il danno maggiore si verifica alla cartilagine delle articolazioni, tipicamente nei giunti su entrambi i lati del corpo. 

Le articolazioni diventano rosse, calde e gonfie, con conseguente difficoltà di movimento e dolore. 

Altri sintomi possono includere noduli o grumi sotto la pelle, infiammazione degli occhi e malessere. La malattia si manifesta in genere tra i 35 ed i 60 anni ed è più comune nelle donne. 


Terapia dell'Artrite Reumatoide: 

Non esiste un singolo farmaco efficace per tutti i pazienti e spesso molti di essi devono ricorrere a diverse modifiche terapeutiche nel corso della loro malattia. 

Il trattamento ideale richiede una diagnosi precoce, quando la malattia è in fase iniziale (< 6 settimane o 6 mesi), ed un trattamento aggressivo. 

Per ridurre rapidamente l’infiammazione articolare e l’intensità dei sintomi la terapia di prima linea si avvale dei farmaci antinfiammatori non steroidei (cosiddetti FANS), come ibuprofene, naprossene, diclofenac, ketoprofene e i più recenti COX2-inibitori (celecoxib, etoricoxib). 

Inoltre, i corticosteroidi come il prednisone possono essere somministrati per bocca o per via intrarticolare.
Tuttavia, i pazienti con tumefazione articolare persistente non rispondono alla sola terapia con FANS e corticosteroidi, per cui solitamente iniziano il trattamento con i farmaci anti-reumatici modificanti il decorso della malattia (i cosiddetti DMARDs). 

Questi farmaci migliorano notevolmente i sintomi, la funzionalità articolare e la qualità di vita della maggior parte dei pazienti con artrite reumatoide.

Non esiste, quindi, una cura definita per l’artrite reumatoide ed entrambi i FANS ed anti reumatici possono avere gravi effetti collaterali, soprattutto se usati a lungo termine.


Nella Medicina Naturale per l'Artrite Reumatoide, tra l’altro considerando gli effetti collaterali dei composti di cui sopra, troviamo:

Gli antiossidanti possono essere efficaci per alleviare i sintomi di artrite reumatoide (AR), secondo una nuova ricerca. 

Antiossidanti
La medicina alternativa promuovere gli antiossidanti come trattamento per i sintomi dell’artrite reumatoide. 

In studi scientifici, la vitamina E ha dimostrato di ridurre il dolore, anche se non l’infiammazione. Un altro studio, condotto da ricercatori della VU University Medical Centre di Amsterdam e pubblicato sulla rivista Clinical Rheumatology nel 2008, ha osservato otto pazienti con artrite reumatoide che sono stati trattati con 20 grammi di un antiossidanti, nel corso di 10 settimane. 

Tutti i partecipanti erano non fumatori donne che avevano ricevuto FANS o farmaci antireumatici per almeno tre mesi prima dell’inizio dello studio. 

L’antiossidante utilizzato includeva 400 mg di alfa-tocoferolo (vitamina E), 10 mg di licopene, 10 mg di luteina e cinque milligrammi di carotenoidi di olio di palma. 

Ai partecipanti è stata data anche una dose di 200 mg al giorno di vitamina C. I ricercatori hanno scoperto che alla fine dello studio, i partecipanti hanno avuto un numero significativamente minore di articolazioni gonfie e doloranti di quello che avevano all’inizio dello studio e la loro salute generale era migliorata. 

Entro quattro settimane dalla fine dell’intervento tuttavia, i loro sintomi e la loro salute avevano cominciato a peggiorare nuovamente. 

Ciò indica che il trattamento con antiossidante va utilizzato a lungo termine, per sollievo dai sintomi.
Olio di pesce
Di gran lunga il più collaudato trattamento naturale contro i sintomi dell’artrite reumatoide è costituito dall’olio di pesce e omega-3 acidi grassi. 

Almeno 13 distinti studi in doppio cieco, controllati con placebo su più di 500 partecipanti, hanno dimostrato che supplementi di omega-3 possono ridurre in modo significativo i sintomi dell’AR ed effettivamente consentire ai pazienti di ridurre il loro consumo di FANS. 

Alcune ricerche suggeriscono che l’olio di pesce diventa ancora più efficace quando viene assunto come parte di una dieta a basso contenuto di omega-6, come ad esempio una dieta vegetariana.

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