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mercoledì 25 novembre 2015

Concetto di Tabella Standard

E' bene rammentare che le tabelle di decompressione sono definite standard.


Comprendiamo bene cosa significa “standard”.

Il concetto di standard significa che dette tabelle vanno applicate ad immersioni rispondenti ad uno standard ed eseguite da soggetti che rientrano in un preciso standard.

Standard deve essere il subacqueo che effettua immersioni per i seguenti aspetti:


1) idoneità all'immersione psico-fisica
2) non fumatore
3) buono stato di allenamento
4) non sovrappeso
5) ritmo respiratorio in superficie non superiore a 20 litri / minuto
6) adeguata protezione termica

Standard devono essere le condizioni d'immersione:

1) temperatura dell'acqua
(sotto i 15°C è freddo)
2) condizioni di corrente
3) condizioni di visibilità
4) intensità del lavoro in immersione
5) fattori che rendano l'immersione più faticosa dello standard

Le condizioni sopra riportate possiamo definirle “sforzo operativo”

Sforzo operativo standard.

Uno sforzo operativo standard corrisponde ad un consumo

di 20lt./min. di gas respirato, valutato a pressione atmosferica e rapportato alla quota di esercizio.

Come si legge una tabella.

ATTENZIONE !!!

Ogni ritardo durante la fase di risalita è da considerarsi come tempo di permanenza sul fondo e come tale deve essere calcolato ai fini del computo del tempo di decompressione.

Nel caso in cui si sia verificato un abnorme consumo d'aria rispetto al consumo standard il tempo d'immersione va calcolato non già considerando il reale tempo trascorso, bensì il maggior tempo che in condizioni standard sarebbe stato necessario a giustificare quel consumo.

us navy dive computer
Computer sub Cochran
ESEMPIO

Immersione a 30 metri con tempo di fondo 15' e bombola da 20 litri a 200 Bar; consumo  standard 80 litri/min per un totale di 1200 litri lettura manometro 140 Bar ( consumo in Bar=consumo litri / capacità).
Da manometro leggo 110 Bar  quindi ho consumato 1800 litri (circa 120 litri/minuto). Ma 1800 litri di consumo a 30 metri nelle condizioni standard equivalgono a 22,5' quindi leggerò da tabella profondità 30 metri e tempo 25' (approssimo per eccesso sempre).

I valori di tempo e profondità d'immersione devono essere approssimati al valore immediatamente superiore indicato sulle tabelle di decompressione.

Le immersioni effettuate nel rispetto di queste semplici regole rendono remoto e quindi perfettamente accettabile il rischio di insorgenza della PDD.

Le tabelle di decompressione sono un indice di comportamento in immersione e quelle sopra sono delle indicazioni per la corretta lettura.
 


GRAVITY ZERO DIVING TEAM

4 commenti:

  1. Quello che scrive Fabrizio è sacrosanto! Peccato che subacquei che si portano dietro le tabelle sono molto pochi...
    Massimo Pontini.

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  2. E credimi, sono ancora meno quelli che le sanno leggere correttamente!

    RispondiElimina
  3. Ciao Fabrizio, seguo spesso i tuoi consigli e quant'altro scrivi. Al 99,9 % concordo le Tue idee, ci siamo conosciuti nella mia citta' qualche tempo fa , assieme alla Dott/ssa Laura, anch'essa bravissima . SIETE UNA COPPIA FANTASTICA ! Vengo al mio cruccio; vado sott'acqua con l'ARA da piu' di 40 anni e da sempre ho consumato tantissimo , nonostante i miei sforzi a concentrarmi sulla respirazione, facendo una breve pausa fra un'inspirazione e l'altra. Peso 87 kg., ho una zavorra di 8 kg., indosso una semistagna da 6,5 mm., gli erogatori li faccio revisionare periodicamente da un tecnico qualificato.....che sara' mai questo consumo eccessivo ? Quando i miei compagni d'immersione hanno ancora 80 bar io devo lasciarli perche' sono gia' sotto i 50 ! Considerando l'eta'oltre i 60 , ho un po di pancetta, anche se sono di costituzione robusta (tipo Te ). SCUSAMI L'ANONIMATO....capisco che non e' molto corretto :( . Ti saro' molto grato se vorrai darmi un parere per questo mio disagio. Ciao

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  4. Ciao, da quello che riferisci non è facilissimo capire se e quanto tu possa essere sovrappeso (servirebbe conoscere altezza e dettaglio corporatura). Facciamo una premessa per valutare il tuo consumo: non tutti consumano la stessa quantità di aria a parità d'immersione perchè le variabili in gioco sono tante (come detto nell'articolo).
    Confrontiamo il tuo consumo con quello standard di 20 litri/minuto in superficie. Il tuo consumo equivalente in superficie va confrontato con il consumo standard e, da questa prima valutazione, sappiamo se consumi tanto oppure no.
    Una verifica della pesata d'assetto è imperativo farla: con il passare degli anni e le variazioni corporee e di attrezzatura qualcosa cambia sempre.
    Una verifica della configurazione dell'attrezzatura per renderla idrodinamica al massimo ti faciliterebbe sicuramente l'immersione facendoti ridurre il consumo.
    Una verifica della postura è anche importante e Laura ha scritto un articolo in merito che è interessante da leggere.
    Un controllo della pinneggiata e dell'assetto completerebbero il quadro generale e consentirebbero una risposta più precisa.
    Immagino tu abbia fatto un controllo medico sportivo per accertare le buone condizioni di salute e lo stato personale di allenamento.
    Ci sarebbero anche altre cose da verificare per rendere le immersioni piacevoli e sicure.
    Però ti voglio dire che, se il tuo consumo rientra nello standard, allora non devi preoccuparti e l'immersione non è una gara a chi consuma meno. Mi permetto solo di farti un appunto: l'immersione devi pianificarla tenendo conto del tuo consumo in modo da staccare dal fondo quando hai 100 bar e non intorno ai 50 bar. Mai affidarsi al compagno per la scorta d'aria! Scrivimi tranquillamente in privato appena hai fatto le tue verifiche e poi, eventualmente, pubblichiamo ulteriori risposte (se dovessero esserci aspetti medici da valutare replicherà Laura). Saluti e grazie per i complimenti.

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