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mercoledì 21 settembre 2011

Si è conclusa venerdì 16 settembre, la prima parte del corso per il TOP UP del CEDIFOP svolto a Palermo. Il corso realizzato per la rima volta in Italia, grazie anche alle autorizzazioni dell'Assessorato Regionale dell’Istruzione e della  Formazione Professionale, specifiche per il TOP UP,  è rigorosamente riservato agli allievi che sono in regola con i requisiti richiesti per la partecipazione, e cioè il possesso dei tempi di fondo previsti dall'IDSA nel  modulo 2 e della certificazione IMCA in corso di validità del corso DIVER MEDIC. Durante questa prima fase gli allievi hanno completato i tempi di fondo previsti dall'IDSA nel modulo 3 per le immersioni offshore alle profondità dai -30 ai -50 metri. Le immersioni  sono state realizzate in collaborazione con ALPE SUB srl, principalmente al campo boe ENI ed ESSO di Palermo. Durante le esercitazioni svolte, basate sull'utilizzo delle tabelle US NAVY 6, gli allievi si sono soffermati più volte nell'intervento dello stand by dal basket a profondità prossime ai -50 metri, e sulle procedure di emergenza in caso di assenza di comunicazioni e in caso di subacqueo inconscio sul fondo. Il corso si completerà con uno stage di 5 giorni presso la scuola Norvegese, Full Member IDSA,  NYD di OSLO, Novembre prossimo, con temperature vicine a 0° C. Questo stage, voluto dal CEDIFOP, arricchirà la formazione degli allievi con un percorso integrativo svolto presso una delle migliori scuole europee che, oltre agli standard dell’HSE, segue gli standard norvegesi, attualmente considerati il TOP della subacquea industriale, a livello mondiale, e indispensabili per i lavori nei Mari del Nord.

Questa fase del corso è successiva al raggiungimento dei tempi previsti dal modulo 3 dell'IDSA realizzati a Palermo con immersioni dai -30 ai - 50 metri.

Durante lo stage, gli allievi del CEDIFOP, accompagnati da un docente, completeranno la loro preparazione con esercitazioni specifiche all’uso della campana aperta (open bell), l’uso della muta ad acqua calda (hot water suit), il "salto in camera",  immersioni SSDE con temperature intorno ai 0° C e  introduzione al corso di saturazione (altofondale) con trasferimento dalla T.U.P. alla campana chiusa. 

A fine corso, oltre ad  attestati e certificati vari, sarà loro rilasciata anche la card IDSA dove saranno riportate le 2 scuole frequentate, CEDIFOP (Italia) e NYD (Norvegia).

Vista la specificità delle esercitazioni e la tipologia del corso TOP UP proposto dal CEDIFOP,  nei corsi successivi al primo corso pilota di quest’anno, per quanto attiene le richieste di ammissione, CEDIFOP non prenderà in considerazione richieste di partecipazione, ai corsi per "OTS - IDSA Level 2", o "TOP UP", che non soddisfano i requisiti per l'ammissione, cioè  che non rientrano negli standard e non hanno i tempi di fondo realizzati con percorsi, attività e tempi indicati dall'IDSA. In questi casi, CEDIFOP può solo consigliare, a chi vuole proseguire questo percorso in Italia, di ripetere ex novo il corso, a partire da quello base da OTS, presso una struttura che garantisce questi standard, di fatto riconosciuti poi dalla maggioranza delle aziende che operano in ambito offshore a livello internazionale.

Subito dopo la conclusione del corso TOP UP a Palermo, è iniziato (il 21 settembre) il nuovo corso base per OTS (operatore tecnico subacqueo specializzato) costituito come sempre da 20 allievi provenienti da tutte le regioni Italiane e dall’estero, che cominciano la loro formazione con il primo corso base in questo settore che li istruisce a gestire una postazione standard per le immersioni di tipo industriale, con un percorso che si basa nell'affrontare ed applicare concetti e regole sulla sicurezza, dando le basi indispensabili all'allievo per operare con tecniche ed attrezzature adeguate alla figura professionale cui mira il corso. Il percorso prevede immersioni per Basso Fondale fino a - 30 metri (cioè con immersioni dalla superficie), abilita all'iscrizione presso una Capitaneria di Porto, sul territorio nazionale (Registro sommozzatori in servizio locale, D.M. 1979 e s.m.i.) ed è riconosciuto dall'HSE, perchè inserito nella scheda HSE n.1 per l'Offshore Diving e nella scheda n.2 dell'HSE per l'Inshore Diving, per il riconoscimento di SSDE (Surface Supplied Diving Equipment), cioè per tutte le immersioni che non superano i -30 metri, e cioè senza l'uso della campana aperta (competenza quest’ultima acquisita con il TOP UP).


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