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giovedì 16 dicembre 2010

Francia: esiste un'unica scuola la "I.N.P.P. Institut National de Plongee Professionnelle" di Marsiglia, Full Member Diver Training IDSA, autorizzata a certificare i percorsi formativi dei COMMERCIAL DIVER, con riconoscimento dall'HSE per inshore/offshore per qualsiasi profondità.
Paesi Bassi: esiste un'unica scuola la "Netherlands Diving Centre" Full Member Diver Training IDSA, autorizzata a certificare i percorsi formativi dei COMMERCIAL DIVER, con riconoscimento dall'HSE per inshore/offshore per qualsiasi profondità.
Norvegia: esiste un'unica scuola la "Netherlands Diving Centre" Full Member Diver Training IDSA, autorizzata a certificare i percorsi formativi dei COMMERCIAL DIVER, con riconoscimento dall'HSE per inshore/offshore per qualsiasi profondità.
Svezia: esistono due scuole la "West Coast Commercial Diving School" e la "Swedish Armed Forces Diving School" Full Members Diver Training IDSA, autorizzate a certificare i percorsi formativi dei COMMERCIAL DIVER, con riconoscimento dall'HSE per inshore/offshore per qualsiasi profondità.
Danimarca: esiste un'unica scuola la "Royal Danish Navy Diving School" Full Member Diver Training IDSA, autorizzata a certificare i percorsi formativi dei COMMERCIAL DIVER, con riconoscimento dall'HSE per inshore e per offshore per profondità fino a -50m.
Belgio: esistono due scuole la "SYNTRA" e la "CFPME Centre de Formations pour Petites et Moyennes Enterprises" Full Members Diver Training IDSA, autorizzate a certificare i percorsi formativi dei COMMERCIAL DIVER, con riconoscimento dall'HSE per inshore e per offshore per profondità fino a -30m.
Finlandia: esiste un'unica scuola la "Innofocus Adult Vocational Education Centre of Western Uusimaa" Full Member Diver Training IDSA, autorizzata a certificare i percorsi formativi dei COMMERCIAL DIVER, con riconoscimento dall'HSE per inshore e per offshore per profondità fino a -30m
Austria: esiste un'unica scuola la "Nautilus Tauchschule-und Service GmbH" Full Member Diver Training IDSA, autorizzata a certificare i percorsi formativi dei COMMERCIAL DIVER, ma senza riconoscimenti dall'HSE.
Spagna: esistono diverse scuole che certificano percorsi formativi di COMMERCIAL DIVER con riconoscimenti HSE per inshore/offshore a qualsiasi profondità.
Germania/Irlanda/Portogallo: ci sono diverse scuole che certificano percorsi formativi di COMMERCIAL DIVER, solo con il riconoscimento dall'HSE per inshore e per offshore per profondità fino a -30m
UK: ci sono diverse scuole con il controllo e riconoscimenti dell'HSE nei diversi percorsi formativi di COMMERCIAL DIVER. Non tutte le scuole hanno il riconoscimento IDSA, anche se fanno parte del gruppo. In particolare, è Full Member Diver Training IDSA, cioè autorizzata al rilascio della certificazione IDSA solo la scuola "Interdive", mentre le altre non hanno ancora completato il percorso che permetterà loro il rilascio delle certificazioni IDSA. Queste scuole sono: la "DDRC Pro-Dive Services Ltd" e la "London Diving Chamber" che attualmente sono ASSOCIATE MEMBERS IDSA e le "Speciality Welds" la "Hydroweld" il "University of Plymouth Diving & Marine Centre" e la "The Underwater Centre (Fort Williams)" che attualmente hanno lo stato di AFFILIATE MEMBERS IDSA (Solo le scuole FULL MEMBERS IDSA, possono rilasciare certificazioni IDSA. Le scuole che sono ASSOCIATE o  AFFILIATE MEMBERS IDSA non possono rilasciare certificazioni IDSA).

Tutt'altra storia la formazione delgli OTS/Commercial Diver in ITALIA. Attualmente più di 30 scuole, propongono corsi di formazione per OTS, ma solo due scuole - una delle due naturalmente è CEDIFOP - sono Full Members Diver Training IDSA, (ciò significa che i percorsi formativi proposti sono monitorati e registrati in ogni fase formativa, che vengono rispettati tempi minimi e attività subacquee predefinite e che il percorso formativo è certificabile e base per successive certificazioni di ampliamento della professionalità di partenza). Pochi percorsi formativi, in Italia, possono vantare il riconoscimento HSE fino a -30m. Anche in merito a questo riconoscimento ci sarebbe da ridire, infatti è stato "strappato" dalla pressione che hanno esercitato privatamente alcune scuole italiane, senza che il governo italiano sia intervenuto (intervento governativo indispensabile che invece c'è stato  da parte di tutti gli altri Stati precedentemente citati); superfluo aggiungere che l'assenza di tale intervento governativo pesa negativamente sulla richiesta, all'HSE,  di riconoscimento ufficiale di percorsi formativi finalizzati al conseguimento ufficiale (cioè l'inserimento nell'approved list dell'HSE) del Top Up. Il problema di tale "indifferenza" governativa, dal nostro punto di vista, è riconducibile al fatto che in Italia non esiste alcuna definizione delle competenze e dei programmi formativi necessari alla formazione dell'OTS, pertanto l'Italia si trova nella condizione di non poter "garantire" in Europa, che i suoi cittadini/OTS sono formati secondo "X" programmi ed hanno acquisito "x,y" competenze, e che tale qualifica corrisponde a quella del Commercial Diver europeo, ne consegue che l'OTS italiano, per poter essere riconosciuto come Commercial Diver dalle aziende che operano in ambito europeo e mondiale, a volte, debba ripetere il percorso base di OTS in Italia o all'estero. L'assenza di una pianificazione nazionale sulle competenze e saperi che un OTS deve avere come bagaglio formativo, non è indice di liberalità del sistema italiano, ma indice di assenza di professionalità dell'Operatore Tecnico Subacqueo; infatti molte scuole, in Italia, conferiscono il titolo organizzando corsi subacquei che per contenuti e attività svolte potrebbero avere validità in ambito sportivo/ricreativo, in quanto tali corsi non  comprendono alcun addestramento subacqueo che prepara l'allievo alle attività basilari della subacquea industriale.Questa falsa "liberalità" che autorizza le scuole a "sfornare" - e non FORMARE - OTS senza alcun controllo dei saperi effettivamente trasmessi durante il corso, si concretizza in un conferimento cartaceo della qualifica, senza alcuna formazione professionale di qualità, ciò va in senso diametralmente opposto rispetto alle politiche - peraltro sottoscritte anche dall'Italia - europee e alle linee guida della "Strategia di Lisbona" che si propone la pianificazione e il riconoscimento reciproco e comunitario delle qualifiche, in modo da favorire la mobilità lavorativa dei cittadini europei nel territorio dell'unione.

Manos Kouvakis   
Direttore CEDIFOP
la foto si riferisce alle attività didattiche del CEDIFOP (Corso OTS - anno 2009)

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